HOWFIRST

Il problema

Il sistema alimentare è responsabile di 1/3 delle emissioni globali. Inquina più di tutti i trasporti del mondo messi insieme (auto, aerei, navi) e più dell’intero settore energetico. È il motivo diretto del 90% della deforestazione e del 70% dei prelievi di acqua dolce.

Occupa il 50% di tutta la terra abitabile del pianeta: ogni anno perdiamo 10 milioni di ettari di foresta (un’area pari al Portogallo) per far spazio a coltivazioni e pascoli. Come se non bastasse, è responsabile del 78% dell’inquinamento degli oceani e delle acque dolci, e dell’86% delle specie a rischio di estinzione.

E in Italia?

Il problema non è la quantità, è l'intensità.

Se nel mondo l'agricoltura ruba spazio alle foreste, in Italia avvelena quello che tocca.

• Acqua: L'agricoltura beve il 56% delle nostre riserve idriche e contamina il 67% dei fiumi e laghi con pesticidi.

• Aria: È responsabile del 95% dell'ammoniaca nell'aria (precursore delle polveri sottili PM2.5), rendendo la Pianura Padana una delle zone più inquinate d'Europa.

• Terra: Copre il 42% del territorio nazionale, ma lo sta rendendo sterile: il 30% dei suoli è a rischio desertificazione e la biodiversità è in continua diminuzione. Le foreste primarie rappresentano meno dell’1% della superficie totale (in Europa solo il 3%).

Non stiamo solo mangiando il pianeta, stiamo consumando l'Italia.

Il mercato è bloccato dalla sfiducia. Il 46% dei consumatori crede che le aziende non siano trasparenti sull’impatto ambientale. E ha ragione: la Commissione Europea ha rilevato che il 53% delle affermazioni ambientali ("eco", "green", "sostenibile”) sono infondate o fuorvianti.

Le aziende provano a reagire, ma senza grande successo. I dati confermano che nessuno crede all'oste quando dice che il vino è buono: mentre la fiducia schizza al 79% quando la sostenibilità è verificata da una fonte indipendente.

Senza un garante esterno, le aziende navigano alla cieca e i risultati sono disastrosi: tra il 75% e il 95% dei nuovi prodotti fallisce entro il primo anno, schiacciato dalla mancanza di credibilità e dalla scarsa comprensione di ciò che il consumatore cerca davvero.

La sfiducia

La Vision

Il cibo non deve costare la terra: una sfida per rigenerare e rispettare la natura.

La Mission

Il Potere di Cambiare tutto, una Scelta alla volta

Non ci basta "inquinare meno": vogliamo restituire alla natura ciò che le togliamo.

Immaginiamo un mondo in cui il cibo rigenera la terra invece di depredarla, azzerando trasporti e sprechi, e rispettando la biodiversità anziché consumarla.

Crediamo che il profitto delle aziende sia legittimo, ma solo se etico: sapere come si comportano i marchi è un tuo diritto fondamentale.

Non basta il bio: vogliamo che la sostenibilità diventi lo standard, non l’eccezione.

Ogni scelta alimentare conta e può cambiare il sistema.

La nostra missione è armarti di consapevolezza. Vogliamo darti gli strumenti e le conoscenze per distinguere un prodotto che nutre il pianeta da uno che lo sfrutta. Crediamo nel "Potere delle scelte": se tu scegli meglio, le aziende sono costrette ad adattarsi, a scegliere fornitori etici e a rendere la filiera trasparente.

Il potere delle scelte individuali diventa così uno strumento di cambiamento reale, non solo parole al vento.

Il Metodo "HowFirst"

Iniziative per un cibo più sostenibile

App Gluten-Free

Scanner per valutare l'impatto alimentare

Report Aziende

Analisi dati per migliorare consumi

Il nostro metodo abbraccia sia il lato dei consumatori che quello delle aziende: vogliamo essere il ponte per una comunicazione efficace che generi un valore condiviso. Tutti ci guadagnano. Aiutiamo le aziende ad aumentare i profitti compiendo scelte mirate, e a tutti noi la possibilità di vivere in un mondo concretamente sostenibile.

Il potere delle scelte individuali diventa così uno strumento di cambiamento reale, non solo parole al vento.

La nostra HowApp è il giudice imparziale. Utilizziamo fonti terze e indipendenti (come Open Food Facts) per dirti la verità sul cibo: informa i consumatori su cosa sia realmente sostenibile e perché. L’app mostra dati, notizie e paragoni chiari tra prodotti, guidando le scelte verso alternative più responsabili.

Le scelte dei consumatori generano HowReports affidabili che le aziende possono usare per comprendere le preferenze e migliorare le proprie pratiche, senza che questo influisca sulla valutazione dei prodotti: indipendenza e trasparenza sono fondamentali.

In questo modo, le decisioni quotidiane di ognuno diventano un motore di cambiamento concreto nel sistema alimentare.

I Punteggi non sono in Vendita.

I dati sulla sostenibilità che mostriamo provengono da database aperti e fonti terze indipendenti, basati su standard oggettivi che noi ci limitiamo ad aggregare.

Nessun piano di abbonamento permette di modificare, nascondere o influenzare questi numeri. Le aziende collaborano con noi per capire come migliorare i loro prodotti nella realtà, non per non per alterarli sull'app.

Le uniche cose previste dagli abbonamenti sono il profilo sull'app e i report. L'app e le aziende sono gestite in modo separato, anche a livello organizzativo, di modo che chi si occupa di una cosa, non si occupi dell'altra.

Origini

Com'è nata HOWFIRST

HOWFIRST prende forma all'interno del percorso di alta formazione imprenditoriale di Start Cup Bergamo, l'iniziativa promossa dall'Università degli Studi di Bergamo.

Sotto la guida metodologica di CREO Lab e CYFE, un percorso che mi ha portato a toccare con mano tutti gli aspetti reali dell’avvio di una startup — dalla ricerca di mercato alla definizione del problema, dalla prototipazione alle metriche finanziarie, fino alle partnership e persino alle basi del fundraising.

A gennaio HOWFIRST parteciperà alla competizione finale di Start Cup Bergamo, un passaggio che segna l’inizio ufficiale del mio percorso di apertura della startup e, più avanti, della società vera e propria.